Dialogo con

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Intervista a Marì (naturopata e riflessologa plantare)

Mi sono trasferita da una grande città a un paesino di provincia e ho incontrato persone che desiderano, come me, ritrovarsi in gruppo con l'intento di ricercare bellezza, amore, benessere in noi, negli altri e nella natura e creare unione, condivisione, ascolto, per mantenere un alto stato vitale.

Perché ti sei voluta trasferire da una grande città a un piccolo paese di provincia?
È una decisione che covavo nel mio cuore da tempo. Questi ultimi tre anni sono stati un'opportunità per decidere. Un cambiamento di vita desiderato e voluto. La mia ricerca interiore e l'ascolto dell'ambiente mi hanno agevolato nel trasferimento da una grande città alla realtà di un paese di campagna, di clima poco più mite, a contatto con la natura circostante, della quale facciamo parte e con cui abbiamo uno scambio energetico continuo. Qui i ritmi sono più lenti, meno rigidi e frenetici e dall’osservazione più attenta dei contenuti e dei comportamenti, ho colto un più intenso vivere nel presente,"nel qui e ora".

La corsa, a cui talvolta ci sottoponiamo, ritengo che spesso sia una fuga da noi stessi.

Sicuramente la tranquillità della campagna consente di ritrovare dei ritmi più umani. L'Ambiente è un Maestro.
Perché realizzare ad ogni costo? A quale scopo? Per dimostrare a se stessi o ad altri qualcosa? C'è un motivo valido?
Domande che ora mi sono posta, essendo sempre stata piuttosto determinata, volitiva e attiva nel fare. Qui c'è meno fretta e questo consente di Essere centrati, più attenti nelle scelte. Molte delle cose importanti nella vita delle persone avvengono, non quando lo vogliono, ma quando incontrano le circostanze adatte.

Ti sei sempre occupata di molte cose, di cosa ti stai occupando ora?
È vero, la mia vita è stata costellata di vari percorsi. Ora, se tutto ciò è diventato parte di me, è il momento di mettere a frutto ciò che ho appreso, concretamente nella vita di tutti i giorni. È come non sentirlo più nella testa, ma bensì nella pancia, nelle viscere.

In passato cercavo un maestro fuori.

È stato tutto utile: le esperienze, con gli sciamani, le capanne sudatorie, le camminate sui carboni ardenti. Avevo meno di venti anni e seguivo i gruppi di Gurdjieff (Movimenti) con la Quarta Via di Ouspenski, poi i Sufi e la scuola Essena. meditazioni e Yoga Nidra.

Ero abbonata alla rivista  'Domani' e tenevo una corrispondenza con l'Ashram di Pondicherry in India, studiando i testi di Sri Eurobindo. Primo suo libro letto "La via della Coscienza" e gli articoli di Mirra Alfassa, la Mere.

Ho partecipato al corso iniziatico dell'Arte Sekai Maikari Bunmei Kjodan (Ken Wa Fu) in un  Dojo giapponese. Poi ho incontrato il Buddismo, che è stato un grande apprendimento per la vita.

Con la scuola di naturopatia ho applicato Shatzu e Riflessologia plantare, che offrivo dopo il mio lavoro di ufficio.

Dopo il tempo dello studio, che non è mai finito, si scopre il Maestro in noi.

C'è chi non ha bisogno di fare un percorso, perché non ha dimenticato e ha già questa consapevolezza chiara e quindi mette subito al servizio.

Ora che sono qui ho incontrato e conosciuto persone che desideravano ardentemente, come me, ritrovarsi in gruppo con un'intenzione comune.

La ricerca non è stata lunga, le persone sono arrivate, perché nulla accade per caso, e così ci siamo ritrovati, con l'intento reciproco di ricercare: Bellezza, Amore, Benessere in Noi, negli altri e nella Natura, per mantenere un alto stato vitale (vibrazione).

In che modo? Offrendo il proprio tempo gratuitamente, con attività varie, apparentemente banali, ma molto significative per creare: Unione, Condivisione, (aiuto reciproco) Ascolto, Accoglienza dei bisogni.

Le attività fatte insieme, ci fanno crescere, è uno scambio reciproco fonte di doni.

Ci permettono di conoscerci, di conoscere il luogo dove viviamo e far crescere la comunità umana in pace.

Si sommano così inevitabilmente tante competenze e saperi.

Come dice un vecchio proverbio: l'Unione fa la forza. Siamo tutti interconnessi e quindi il nostro benessere è legato inevitabilmente a quello degli altri.

Possiamo vivere sicuri e felici, se anche il nostro ambiente lo è.

Tutto ciò è avvenuto senza irraggiungibili sforzi, (se penso alle tantissime fatiche del passato), perché questo è il tempo propizio per realizzarlo.

La gioia, la soddisfazione di un incontro, il benessere che genera diventa contagioso. Queste energie che scaturiscono sono percepibili e concrete e naturalmente fortemente tangibili anche in una stanza. Ciò che abbiamo vissuto in questi ultimi tre anni, che ci piaccia o no, ha creato anche questa opportunità di unione. Direi fatto sostanziale.

Che significato ha per te questa esperienza e cosa può rappresentare per te e per gli altri?

Per me questa esperienza è un'apertura al nuovo, è una ri-scoperta.

Dono, offro ciò che sono e ricevo anche dagli altri.

Si prova tanta gratitudine, molteplici sono le scoperte.

Sono solo sei mesi di questa esperienza.

Se si concluderà presto, ci avrà insegnato e quindi dato molto comunque. Se proseguirà, ci insegnerà ciò che al momento non prevediamo.

Rimaniamo aperti al nuovo. La vita in noi è in continuo divenire. Può essere una crescita continua, del resto siamo sempre in movimento e qui per crescere e fare esperienza

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