Arti & Culture

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Panino con mortadella

 In tempi di riflessioni e consigli sulla sana alimentazione, cosa mai può suggerire un panino con la mortadella?

 Piacere di un buon panino!

Giudizio fortemente personale, perché a me piace, senza se e senza ma. E mangiare con piacere è salute, se il piacere si scatena a diversi livelli: fisico, psichico ed emozionale.

Il panino con la mortadella mi suggerisce questo.

Per me è cibo in senso ampio, giacché soddisfa quelle diverse esigenze suddette,  l’alimentarsi ai vari livelli è benessere, e non solo: si digerisce bene assorbendo il buono e scartando il resto. Indipendentemente dal cibo in sé, mi viene da dire.

Il mio panino con mortadella è gusto e profumo di memoria, ricordi d’infanzia, della Sardegna, (era festa quando mia mamma mi mandava a comprare la mortadella in paese) e ricordi di vacanze, estive e invernali, insieme agli amici.

Tuttora è così, quando torno in Italia.

Mentre una delle donne si occupa di preparare il caffè, il primo che si alza, tra i maschi, va dal panettiere ad acquistare dei panini, magari ancora caldi, belli croccanti e poi dal salumiere: “Me le tagli sottili, le fette di mortadella, quasi trasparenti.”

Il panino così imbottito, è una forma di ritualità, da gustare insieme, anche con i ritardatari alla sveglia.

Il panino imbottito di mortadella, è scorta di cibo per le ore da trascorrere in spiaggia, da addentare con cupidigia, dopo una salutare nuotata.

È scorta di cibo per le pause nei lunghi viaggi in auto, verso le vacanze al sud, oppure, nelle attraversate diurne sulla nave verso la Sardegna.

E nei viaggi, quei panini imbottiti contengono tutto il gusto di aspettativa delle giornate, delle giornate di vacanza che ancora devono accadere.

L’argomento è serio: intestino e cervello comunicano tra di loro e questa “conversazione nascosta nel nostro corpo, influenza scelte, umore e stato di salute”.

Insomma, l’asse intestino-cervello, regola il benessere dell’intero organismo, ecco la bontà di alimentarsi ai tre livelli psico fisico emozionale e, non dimentichiamolo, conviviale.

Qualcuno in Piemonte mi dirà: “Certo! vuoi mettere, un fine settimana, una serata con amici a tavola a gustare una potente “Bagna Cauda” con del buon Barbera frizzante? E le chiacchiere, e le risate? Altro che lockdown, altro che distanziamento sociale, il giorno dopo e poi il giorno dopo ancora.

Solo verdure e aglio, olio extravergine di oliva e acciughe. Tutta salute.

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